Salvo Marchi Occhiali Eyewear Concept store

Con un progetto indipendente, nel dicembre 2021, Salvatore Marchi inaugura un punto vendita con un focus sull’occhiale d’avanguardia, presentando un’offerta estremamente selezionata. Figlio d’arte,ha ricoperto ruoli come amministratore in S.O.E. e Vice Presidente nazionale in Opto-

coop Italia. Successivamente, insieme ad alcuni colleghi, ha creato Optoproject: una novità come forma associativa per la dinamicità, le linee guida commerciali e di formazione professionale, in sinergia con la classe medica.“Come ottico ritengo di offrire un servizio importante che genera una maggiore qualità della vita - ci racconta Salvo - Un servizio legato al piacere di approcciarsi in modo unico e significativo, seguendo le emozioni delle forme e dei colori di un accessorio come l’occhiale; un servizio che valorizza

l’unicità dell’individuo in quanto ‘diverso’, inteso come unico, e seleziona il bello che fa stare bene. Fondamentale, quindi, il rapporto di fiducia e professionalità che il cliente deve instaurare con l’ottico. Lavoro e passione per me sono fonte di soddisfazione e determinano anche un risultato aziendale”.

Come nasce il punto vendita Salvo Marchi Occhiali - Eyewear Concept Store?

“La nuova insegna nasce dall’esigenza di avere uno spa-

zio di mia progettazione con attenzione al design, a partiredall’allestimento e cura per i dettagli del punto vendita, situato in una zona residenziale in espansione a Comiso, appena fuori dal centro città. Ho usufruito degli incentivi 4.0 dell’industria, sia in sala refrazione sia in negozio: lavoriamo dunque soltanto in digitale e abbiamo a disposizione strumenti per la videocentratura e la telesagomatura di

ultima generazione”.

Con quali brand lavorate?

“Un’attenta selezione e ricerca sono punti fermi nell’offerta di Salvo Marchi Occhiali, preferendo linee come Blake Kuwahara, Bruno Chaussignand, Dandy’s, Germano Gambini, L.a. Eyeworks, Lafont, Nobika, Piero Massaro, Tavat, Theo, Vava, Veronika Wildgruber. L’idea è quella di avere pochi fornitori per sviluppare un rapporto di partnership di alto livello”.

In cosa consiste il concept del punto vendita?

“Ho sposato questo nuovo progetto perché mi piace l’idea del bello, dello stare bene e svolgere il mio lavoro in un posto dove tutto è organizzato per offrire un servizio di eccellenza. Mi rivolgo a un pubblico curioso e attento, amante del buon gusto ma soprattutto pronto a scegliereun prodotto che va dalla montatura alla tipologia di lenti in modo consapevole. Questa nuova realtà mi permette di esprimermi davvero, di lavorare in maniera più confortevole e indipendente, sia dal punto di vista aziendale sia imprenditoriale, e di realizzare un percorso professionale a livello personale.Oltre allo spazio interno, lo store presenta 80 metri quadrati esterni che possono essere utilizzati per eventi che vanno dalla presentazione di un libro a iniziative frutto di joint venture locali, un’area che metterò a disposizione delle associazioni culturali, a servizio del territorio. Inoltre, è in allestimento una zona lounge dove nel-

la bella stagione potrò accogliere i clienti per far scegliere loro gli occhiali”.

Parliamo del progetto, come si sviluppa?

“Il nuovo Eyewear Concept Store per Salvo Marchi Occhiali nasce in un luogo destinato precedentemente ad un asilo comunale. La volontà del designer Angelo Sanzone è stata quella di trasformare uno spazio inteso come luogo di oggetti materiali destinati alla vendita, in uno spazio

inteso come contenitore di qualità sensorialmente percepibili. Sono state pensate quattro postazioni per il percorso di scelta, quattro modalità per essere comodi e far sì che il cliente possa dedicare del tempo alla giusta decisione d’acquisto di un accessorio funzionale, che può diventare anche motivo di cambiamento. Un bancone di 3,6 metri con piano in marmo di Carrara accoglie il pubblico per l’acquisto degli accessori o per le informazioni, vi sono poi due postazioni con scrivania per il colloquio personale e la scelta e un’area privata per la consegna del prodotto finito. I materiali utilizzati e le forme delle strutture rievocano il dinamismo del design anni 50, particolare attenzione è stata data al colore e al senso del tatto con l’utilizzo del tessuto che rende lo spazio ovattato e domestico. In velluto rosa e lampade esclusivamente LED è l’installazione a soffitto, un nastro brillante di 15 metri che unisce l’area centrale e la illumina”.

Progetto e design concept:

Angelo Sanzone, designer

Collaborazioni:

arch. Antonino Battaglia